La settimana passata siamo stati al BTC a parlare di eventi e turismo, ecco cosa ci ha colpiti
La settimana passata io (Chiara) e Alessandro siamo stati per la prima volta al BTC, un evento di due giorni che si è svolto a Firenze alla Fortezza da Basso, con tema promozione degli eventi e focus sull’accoglienza turistica.
Siccome, a breve parteciperemo anche al BTO (sempre a Firenze, sempre alla Fortezza) parto con una premessa, probabilmente scontata, ma di dovere: a questi eventi capita di sentire anche cose risapute, ma in generale vengono sempre dati molti spunti su cui pensare e/o ripensare alle strategie online e a come potrebbero svilupparsi a breve le cose.
Quindi, a voler essere davvero esaustivi, ci vorrebbe almeno un articolo per ogni intervento. E infatti, l’idea è proprio quella, quindi ci limitiamo a ora a dare un’idea generale di cosa è stato davvero interessante per noi a questo nostro primo BTC.
Il turismo è stato il filo conduttore di molti degli interventi, e che hanno riportato alcune delle più interessanti novità. Abbiamo parlato con Armando Travaglini di Digital Marketing di gestione della Reputazione online, un argomento molto sentito e che si organizza attraverso tutta la presenza online di un’azienda. Partendo dal sito e risalendo attraverso le strategie di marketing fino alla gestione dei commenti attraverso le recensioni e l’analisi del sentiment online, è così che si crea una reputazione online davvero funzionale.
A proposito di recensioni, con l’avvocato Monica Gobbato abbiamo scoperto che anche Tripadvisor, in quanto aggregatore di recensioni e commenti online non è più solo un soggetto passivo ma attivo e resposabile. Inoltre sempre, da un punto di vista legale, è stato molto interessante fare un excursus riguardo alla privacy e al nuovo regolamento europeo che una volta approvato in seconda istanza diventerà il nuovo testo in materia. Non solo, l’avvento dell’obbligatorietà dei cookie per la profilazione degli utenti sono un elemento non da poco, con cui devono adeguarsi molte aziende.
I dati e come utilizzarli al meglio per ottenere dei lead (ovvero per raggiungere un obiettivo prefissato che si tratti di una vendita o di una semplice richiesta di contatto) sono stati al centro dell’intervento di Fabio Lazzarini di Cribis D&B. Parola d’ordine semplificare la gestione dei dati richiedendo solo e soltanto quelli necessari e prendere coscienza di come analizzarli e sfruttarli al meglio.
La Russia e la Cina, questi sconosciuti. Abitudini diverse, culture diverse e strumenti che cambiano non solo di nome ma anche nell’uso che ne viene fatto.
Per esempio, per sapere se il vostro sito è visibile in Cina provate a inserire il dominio su https://www.comparitech.com/PRIVACY-SECURITY-TOOLS/BLOCKEDINCHINA/ e fate un test. L’intervento di Emanuele Vitali di East Media è stato un assaggio davvero interessante di questi mondi lontani, che approfondirò senz’altro leggendo il blog http://www.east-media.net/blog/
La Cina, ma anche gli Stati Uniti, sono tra i maggiori imprenditori del Bitcoin, un esempio di moneta elettronica che è nata ormai da diversi anni, ma che si sta facendo largo nel mercato turistico soprattutto negli ultimi anni. Un materia nuova, ma che, come ha riferito Alex Kornfeind di strategaHUB, se per i refrattari viene allontanata per paura di truffe, per gli entusiasti viene apprezzata per la sua sicurezza. In altre parole c’è bisogno di fare chiarezza.
Infine due strumenti che possono applicarsi al turismo ma che in realtà possono risultare utili proprio per il loro modo di interagire con l’organizzazione del lavoro e del raggiungimento degli obiettivi aziendali: gamification e open leadership.
La definizione di gamification è “l’introduzione di dinamiche di gioco all’interno di contesti che normalmente ne sono estranei”. Ok, e quindi? Con Gianluca Fiscato di Frog Marketing e il professor Andrea Ganzaroli dell'Università di Milano abbiamo analizzato prima da un punto di vista teorico e poi operativo cosa significa inserire una strategia di gamification all'interno delle azioni aziendali. Inserisco un video che in questo caso spiega molto meglio di tante parole che cosa s’intende per gamification.
L’open leadership di cui ci ha parlato Paolo Bruttini di Forma del Tempo è la capacità di coinvolgere e rendere il processo direzionale non un lavoro di accentramento, ma piuttosto un modo per far partecipare anche a chi non ha un ruolo direzionale. Per fare questo il primo passo è chiedere. Chiedere un parere, condividere le impressioni e fare in modo che non ci sia un solo ragionamento dietro al risultato finale di un’azienda.